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Secondo un’antica convinzione, la prima digestione avviene in bocca, in quanto gli alimenti ingeriti vengono a contatto con la saliva dopo essere stati sminuzzati tramite il processo di masticazione.
In seguito a queste due azioni, il cibo viene trasformato in una miscela omogenea (bolo) che passa, attraverso faringe ed esofago, allo stomaco, dove ha inizio la vera e propria digestione per azione dei succhi gastrici.

Importanza della masticazione

La masticazione è quel processo fisiologico attraverso cui il cibo ingerito viene frantumato prima di entrare nel canale alimentare (stomaco ed intestino).

Viene considerata come la prima fase della digestione. durante cui gli alimenti subiscono una serie di modificazioni meccaniche (dovute all’attività dei denti) e chimiche (dipendenti dal contatto con gli enzimi della saliva).

Il cibo, reso morbido, idratato e riscaldato, si trasforma in bolo e può venire deglutito.

Secondo le più recenti linee guida, coloro che masticano meglio e più a lungo assumono meno calorie; infatti una corretta masticazione consente di introdurre il 12% in meno di apporto calorico.

Masticando accuratamente il soggetto produce una minore quantità di grelina, un ormone coinvolto nel processo di stimolazione dell’appetito tramite l’attivazione del centro della fame localizzato nel cervello.

Sembra infatti che subentri un meccanismo di feed-back positivo secondo cui la grelina stimola tale centro encefalico; meno ormone è presente in circolo, minore risulta la sensazione di fame.

Parallelamente si verifica un aumento nella produzione di colecistochina, un’altra molecola di tipo ormonale che, al contrario, inibisce l’appetito.

In seguito a tali osservazioni scientifiche, è stato possibile confermare l’importanza della masticazione nel processo digestivo che, appunto, incomincia a livello della bocca.

Requisiti per una buona masticazione

Affinché questo processo si svolga in maniera ottimale, è necessario che si realizzino due presupposti: il primo a livello strutturale ed il secondo a livello funzionale.

Quello strutturale si riferisce alla struttura della dentatura, che, qualora fosse deficitaria di qualche elemento oppure mostrasse anomalie anatomiche, potrebbe condizionare notevolmente la masticazione.

I denti infatti devono essere correttamente allineati sulle arcate dentarie per essere in grado di frantumare correttamente gli alimenti ingeriti, soprattutto quelli crudi, duri e fibrosi, che richiedono movimenti più intensi e meglio strutturati.

Quello funzionale riguarda l’insieme dei fenomeni dinamici che coinvolgono denti, lingua e muscoli del cavo orale; a tal proposito bisogna ricordare che i movimenti masticatori devono essere bilanciati e coordinati tra loro.

Quando, per varie cause, la dentatura non può svolgere in maniera fisiologica il processo della masticazione, di solito il cibo viene deglutito semi-intero, compromettendo in maniera notevole tutto il successivo metabolismo della digestione.

Collegamento tra masticazione e digestione

Nel momento in cui i cibi sminuzzati ed insalivati (bolo alimentare) arrivano a livello gastrico, vengono a contatto con i succhi digestivi ricchi di enzimi; se il bolo non è stato frantumato in maniera giusta tali succhi rimangono soltanto in superficie e non sono in grado di svolgere la loro funzione metabolica di trasformare le sostanze complesse in elementi semplici.

Più si mastica, meglio procede la digestione e il successivo assorbimento, allo scopo di ottenere un apporto nutritivo ottimale per l’organismo.

Uno dei principali vantaggi di una buona masticazione è anche quello di facilitare l’attacco biochimico degli enzimi alle particelle alimentari; se infatti tale processo è avvenuto in maniera adeguata, gli agenti enzimatici possono svolgere al meglio il loro compito digestivo.

Quando si mastica bene, la densità ossea dei denti viene sollecitata a potenziare il proprio ricambio cellulare; infatti il tessuto osseo è costituito da cellule (osteoblasti) caratterizzate da un proprio ciclo vitale.

Perché i denti si mantengano in buona salute e anche i processi digestivi si svolgano in maniera fisiologica è quindi necessario che siano in ottime condizioni.

Per tale motivo le persone che, per cause di varia natura, non possiedono una dentatura ben funzionante, solitamente sono affetti da problemi digestivi ed assimilativi.

Rapporti tra masticazione ed attività cerebrale

Durante la masticazione si verifica un aumento del flusso sanguigno basale in varie parti del cervello (cervelletto, ippocampo, talamo e striato), con un maggiore apporto sia di ossigeno che di glucosio, due molecole indispensabili per il loro funzionamento.

Ne consegue che una corretta masticazione, oltre a portare vantaggi al processo digestivo ed assimilativo dei nutrienti, giova anche alle funzioni intellettive e cognitive encefaliche.

Una giusta ossigenazione dei neuroni (cellule cerebrali) potenzia il loro metabolismo, rendendoli più attivi dal punto di vista fisiologico e migliorando tutte le funzioni dell’organismo, che sono controllate dal cervello.

Il glucosio rappresenta l’unico elemento in grado di nutrire il cervello che senza di esso non potrebbe mantenersi in vita.

In base a tali osservazioni si può quindi affermare che esiste una stretta correlazione tra masticazione ed attività cerebrale.

Vantaggi di una buona masticazione

Una masticazione corretta deve seguire alcuni presupposti, che sono:

  • lentezza: masticare lentamente impedisce la deglutizione di particelle d’aria che potrebbero innescare processi di aerofagia e gonfiore gastrico oppure addominale;
  • precisione: è necessario compiere movimenti sia in senso verticale che laterale per realizzare una frantumazione completa di ogni tipo di alimento;
  • a bocca chiusa: masticare a bocca chiusa è indispensabile per evitare che il cibo possa venire deglutito ancora parzialmente intero, col rischio di occlusione della laringe.

I principali vantaggi di una corretta masticazione sono ricollegabili a vari aspetti, e precisamente:

  • assorbimento di tutti gli elementi nutritivi;
  • cura e benessere del tessuto osseo dentale;
  • eliminazione dell’ingresso di batteri nel canale alimentare;
  • impedimento dell’entrata di aria nello stomaco ed intestino;
  • potenziamento della produzione di energia metabolica;
  • accorciamento delle tempistiche digestive;
  • miglioramento generalizzato dello stato di salute di tutto l’organismo;
  • potenziamento delle facoltà cerebrali.

Un ultimo, importantissimo, vantaggio ricollegabile a una buona masticazione è quello relativo alla salute dei denti; masticare bene, infatti, incentiva la secrezione di saliva che funziona come un’efficace protezione naturale nei confronti di smalto e dentina.

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