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Non c’è dubbio che un bel sorriso è un ottimo biglietto da visita nel mondo del lavoro e nella vita personale.

Quando sfoggi una dentatura curata offri l’immagine di una persona sana e che tiene alla sua igiene. La prima cosa che devi fare è quindi spazzolare regolarmente i denti, usare il filo interdentale e avere cura della bocca facendo ricorrenti sedute dentistiche per prevenire l’insorgenza di malattie dentarie o gengivali e intervenire in caso di bisogno in modo adeguato.

Il colore dei denti

É una caratteristica ereditaria esattamente come per la pelle o i capelli ed ognuno di noi, anche per questo aspetto, è unico. I fattori che ne determinano il colore sono tre: la tinta che è il colore della dentina e che ha una scala di quattro toni; il croma che individua l’intensità del bianco, anche questo ha una scala di quattro toni; il valore che indica la luminosità del dente.

Ci sono tuttavia molti fattori che incidono sul colore base della dentina. Gli elementi che possono intaccare il bianco luminoso e naturale dei denti sono di diverse specie, tra i quali si possono includere sicuramente l’età, il fumo, l’uso di sostanze stupefacenti, l’igiene o le abitudini alimentari.

Si può associare infatti il colore giallognolo dei denti al fumo e il loro deterioramento all’uso di sostanze stupefacenti. Avere una sana abitudine alimentare aiuta a mantenere bassa la proliferazione di germi nel cavo orale e a non ingiallire i propri denti.

Gli alimenti che possono favorire l’ingiallimento dei denti sono quelli che hanno un ph acido come l’aceto, le bevande gasate o la salsa di pomodoro. Anche i cibi che hanno una pigmentazione scura incidono negativamente sul bianco dei denti, ad esempio il vino rosso, il caffè, il tè nero, o la liquirizia. Ci sono però cibi che incidono sull’eliminazione di batteri del cavo orale e quindi favoriscono lo sbiancamento dei denti. Ad esempio i cibi crudi e croccanti come le carote, a cui si possono aggiungere i latticini, ricchi di calcio, il tè verde che con la catechina contribuisce ad eliminare i batteri nel cavo orale o la frutta che è ricca di vitamina C e rinforza le gengive.

Come sbiancare i denti velocemente con gli sbiancanti naturali

L’uomo si serve da sempre di alcuni sbiancanti resi disponibili dalla natura. Tra essi i più noti sono: il bicarbonato di sodio, la salvia, l’acido fruttico, il sedano e le carote, le noci, le nocciole e le mandorle, il limone e la buccia d’arancia, l’acqua ossigenata e l’olio di oliva.

  • Il bicarbonato di sodio: metti in una tazzina poco bicarbonato con una quantità di acqua tale da ottenere una pasta e usala come dentifricio. Il risultato è assicurato, il bicarbonato infatti, con la sua azione abrasiva, toglie le macchie dai denti. Non puoi però applicarlo giornalmente perché esso rovina lo smalto e quindi può fare aumentare la sensibilità dei denti. Inoltre altera il ph della bocca e può favorire la proliferazione di germi. Naturalmente il bicarbonato non agisce sulle cause che hanno determinato il deterioramento delle imperfezioni dello smalto, ma interviene solo in superficie. Per ottimizzare il risultato usa il bicarbonato una volta al mese.
  • La salvia: strofina per un minuto qualche foglia di salvia sui denti e otterrai un colore più bianco e anche un alito più profumato. Essa ha inoltre un effetto antibatterico ed è sicuramente un rimedio molto economico soprattutto se ne possiedi una piantina sul balcone. Il rimedio serve se utilizzi la salvia fino ad un massimo di due volte a settimana, per evitare l’insorgere della sensibilità dentale. L’estratto di salvia è uno degli ingredienti più diffusi nei dentifrici, l’uomo infatti ne conosce da sempre le proprietà benefiche per l’igiene orale. Se scegli di applicare le foglie sui denti, ricordati di farlo con costanza, altrimenti l’effetto sarà minimo.
  • L’acido di mela o acido fruttico: fai una pasta con gli acini di uva privati dei semi o con le fragole e mantieni il composto sui denti per circa cinque minuti. Sciacqua accuratamente il cavo orale e vedrai che usato non più di due volte a settimana offre una dentatura più bianca e luminosa. L’acido malico che è responsabile dello sbiancamento è inoltre presente in altri alimenti come i ribes, o il succo di mele.
  • L’uva passa, il sedano, le carote o anche le mele: sono alimenti che aiutano la produzione di saliva, il più naturale antibatterico e sbiancante che esista in natura. Pertanto il consumo abituale di questi prodotti ti aiuta a mantenere in salute la bocca e a tenere i denti più bianchi.
  • Le noci, le nocciole e le mandorle: un tipo di frutta secca che ha la caratteristica di essere abrasiva per cui, durante la masticazione, funziona come spazzola; evita di consumarla però troppo spesso perché essa è molto energetica e può causarti problemi di peso.
  • Il limone e la buccia d’arancia: puoi utilizzare sia il succo che la buccia del limone. La buccia di entrambi gli agrumi deve essere sfregata sui denti per avere l’effetto sbiancante desiderato. Tuttavia l’acido contenuto sebbene ti aiuti ad avere un colore più brillante della dentatura, ha anche un effetto corrosivo per lo smalto e quindi devi utilizzarlo solo raramente. Molti associano il limone con il bicarbonato facendo una pasta con i due prodotti, ma il loro effetto corrosivo è troppo forte, pertanto ti consigliamo di scegliere solo uno dei due prodotti per trattare la bocca.
  • L’acqua ossigenata con soluzione al 3%: spruzza qualche goccia di acqua ossigenata sullo spazzolino e lava i denti. Sciacqua poi abbondantemente il cavo orale e stai molto attento a non ingerire il farmaco durante il trattamento.
  • L’olio di oliva: lo usi sicuramente in cucina, ma non molti sono a conoscenza del fatto che, a causa del basso contenuto di acidi, pulisce i denti senza rovinare lo smalto. Metti qualche goccia di olio su di una garza e passala delicatamente sui denti una volta a settimana, l’effetto ti sorprenderà.
  • La radice di Araak: l’araak è una pianta che cresce in Arabia Saudita, in Sudan, in Egitto ed in India; la sua radice era già utilizzata dagli Egizi per le sue proprietà benefiche relative allo sbiancamento dei denti e alla pulizia del cavo orale. Oggi grazie alle conoscenze scientifiche sappiamo che la radice contiene bicarbonato di sodio, silicio, potassio e fluoro. Questi elementi rimuovono le macchie sui denti senza aggredire troppo lo smalto. Utilizza la radice strofinandola sui denti e rimuovi la parte utilizzata tagliandola con un coltello. Puoi acquistare la radice in farmacia o in erboristeria.

Come sbiancare i denti velocemente con i rimedi naturali

  • Le strisce adesive (white stripes): applica il trattamento la sera per consentire al gel di fare effetto durante il riposo notturno e ripetilo per quindici giorni consecutivi. Rimuovi la pellicola protettiva della striscia e appoggia quest’ultima sull’arcata superiore facendo attenzione a non toccare con le dita la parte in cui è presente il gel sbiancante. Ripeti l’operazione per l’arcata inferiore. Attendi con pazienza il tempo prescritto sulle istruzioni contenute nella scatola, esso in genere varia ma non supera i trenta minuti. In questo tempo non bere e non sciacquare la bocca. Quando rimuovi le strisce potrai vedere gli effetti che saranno immediati solo nel caso di macchie non troppo resistenti, altrimenti dovrai attendere qualche giorno per ottenere lo sbiancamento desiderato. Le strisce adesive rendono i denti più sensibili e purtroppo dopo poche settimane l’effetto sarà finito.
  • La penna sbiancante: ha una struttura a forma di penna che la rende particolarmente maneggevole. Alla sua estremità ha un pennino che facilita l’applicazione. Le penne in commercio non sono tutte uguali, infatti dall’estremità del pennino possono essere rilasciate sostanze diverse. Gli applicatori che rilasciano lichene artico oltre a sbiancare i denti sono particolarmente adatti per non intaccare la sensibilità della cavità della bocca. Altri invece contengono sostanze coloranti che si limitano a ricoprire i denti con una pellicola luminosa. Ci sono poi penne che rilasciano perossido di urea al 7% che ha particolari qualità sbiancanti. Le penne hanno caratteristiche tra loro molto diverse ma la loro modalità di utilizzo è invece identica. Preferisci l’applicazione serale dopo avere lavato i denti in modo accurato, usa anche il filo interdentale e poi asciuga il cavo orale. Fai bagnare l’estremità della penna dal gel interno e tratta i denti singolarmente. Dopo avere passato la penna su tre denti fai nuovamente bagnare il pennellino e continua la tua operazione. Stai molto attento a non toccare le mucose e le gengive con il prodotto e ritrai le labbra mentre usi l’applicatore. Nel caso della penna colorante gli effetti sono immediati, ma durano poco, negli altri casi invece i risultati immediati dipendono dalla resistenza delle macchie. Le modalità operative delle penne prevedono un numero di trattamenti che varia dai tre fino ai quattordici giorni.

Il lavoro del dentista

  • La mascherina al perossido di carbammide: in questo caso il dentista, dopo una visita di controllo, ti prenderà l’impronta delle arcate dentali per farti una mascherina personalizzata al perossido di carbammide la cui percentuale varia a seconda delle condizioni del paziente e della valutazione del medico. Al secondo appuntamento riceverai dal dentista le due mascherine relative alle arcate dentali e anche il gel che dovrai distribuire nell’apposito serbatoio. Devi usare la mascherina a casa. Applicala solo sui denti e stai attento a non toccare le gengive con il medicinale. Posizionala con delicatezza per evitare la fuoriuscita di prodotto. Usala la sera prima di andare a dormire dopo una pulizia accurata e al mattino seguente lava nuovamente i denti. Ricordati di pulire anche la mascherina e soprattutto non gettarla alla fine del trattamento, ma riponila nell’apposito contenitore dato dal dentista, così da poter essere riutilizzata. In media si ritiene che dopo un ciclo completo di trattamento l’effetto sbiancante duri circa quattro o cinque anni.
  • Il gel di perossido di idrogeno: il dentista applica solo sulla superficie dei denti il gel nella concentrazione del 35%. La tecnica prevede l’uso di una lampada led che attiva il gel innescando una reazione chimica per cui il perossido di idrogeno libera l’ossigeno che penetra nei denti e frantuma le molecole responsabili delle macchie. Devi restare fermo per un tempo che varia dai quindici ai quaranta minuti e attendere la rimozione del gel. L’effetto dello sbiancamento dei denti è visibile immediatamente già dopo la prima seduta.
  • Il bicarbonato di sodio: il dentista pulisce il cavo orale tramite uno spray di aria, acqua e bicarbonato che viene irradiato anche tra i denti per ottenere un’igiene profonda. L’azione pulente è immediata e i denti risultano subito puliti e luminosi. L’effetto dello sbiancamento dura in genere due anni.

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