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Sfoggiare una bocca sana è il sogno di molte persone, consce che un bel sorriso può fare davvero la differenza. Da chi fa incetta di dentifrici medicamentosi a chi acquista dispositivi sbiancanti, la salute del cavo orale è ormai un’esigenza irrinunciabile, dietro la quale si annidano fattori sociali, culturali ed economici. Considerando lo stile di vita occidentale, tuttavia, soffrire di parodontite, carie e demineralizzazione appare quasi un percorso inevitabile. Eppure, rinforzare i denti indeboliti, indipendentemente dall’età, è assolutamente possibile, operando le giuste manovre e stabilendo un corretto stile di vita.

Vitamine, necessarie per la prevenzione e la cura

Per avere denti forti, dovrai curare in primis l’integrità delle mucose e la salute delle gengive. A proteggere ogni singolo dente, infatti, concorrono proprio queste due barriere naturali, suscettibili di lesioni, infiammazioni e sanguinamento. Oltre ad operare una pulizia certosina, è imperativo assumere cibi contenenti vitamine E, A e C, ma soprattutto quelle del gruppo B. Queste, reperibili nelle carni, nei pesci, nelle uova, nei formaggi e nei legumi, sono capaci di contrastare la flogosi e promuovere la guarigione delle ferite. La loro carenza, ad onor del vero, è rara nella società occidentale, ma non del tutto impossibile. Molte di queste sono infatti termolabili, quindi sebbene ampiamente diffuse nel regno animale e vegetale, anche facilmente degradabili. Questo significa che, per fare una scorpacciata di acido ascorbico e β-carotene, una torta alle carote, alle arance o all’ananas non vanno bene. I frutti subiscono infatti una lavorazione, poi stazionano in forno dove sono soggetti ad alte temperature. Molto più efficace è la preparazione di macedonie, frullati ed estratti, da gustare freddi o a temperatura ambiente. Nel calderone degli elementi capaci di rinforzare i denti vanno poi aggiunti il calcio, presente nei prodotti caseari, e la vitamina D, necessaria all’assorbimento del calcio stesso. Quest’ultima può essere assunta sia tramite l’alimentazione che tramite integratori, tuttavia il corpo umano la produce con la normale esposizione ai raggi solari.

Alimenti sconsigliati e danneggiamento dello smalto

La salivazione da il via al processo digestivo ed è necessaria a ripulire i denti dai residui di cibo. Alcuni alimenti, ma anche molte bevande, possono incrementare od inibire la produzione di questo liquido. Tra i primi figurano quelli ricchi di fibra, come le paste ed i pani integrali, mentre tra i secondi si possono annoverare gli alcolici. Fanno parte degli alimenti sconsigliati le merendine, gli snack industriali ed i biscotti prodotti con farine raffinate, ma anche le bevande contenenti acido fosforico, orto fosforico e citrico, che possono danneggiare lo smalto e determinare sensibilità dentale. I vini ed i succhi di frutta, anche se nutrienti e piacevoli, vanno assunti con moderazione, poichè anch’essi dotati di potenziale demineralizzante. Nonostante tali premesse, per assicurarti denti granitici non dovrai bandire dalla tua dieta ciò che ami di più, quindi niente panico! Basterà limitare le dosi, igienizzare la bocca e sottoporsi a pulizie professionali presso uno studio dentistico.

Tempi per l’igienizzazione del cavo orale ed oil-pulling

Ti sei mai chiesto quanti minuti debbano passare tra il consumo del pasto e la successiva igienizzazione del cavo orale? È opinione diffusa che bisogni lavarsi immediatamente i denti, soprattutto dopo aver degustato cibi zuccherini. Da un lato quest’analisi è corretta e condivisibile, ma dall’altro no. I cibi ricchi di acidi e carboidrati, infatti, rendono lo smalto meno resistente, quindi per procedere con lo spazzolamento è meglio attendere 20 minuti. Durante questo lasso di tempo è possibile eseguire risciacqui con olio di cocco, purché quest’ultimo sia edibile e ricavato da spremitura a freddo. Tale tecnica, comunemente indicata come “oli-pulling”, sfrutta le proprietà antibatteriche dell’acido laurico, contenuto spesso nei dentifrici eco bio.

Cibi ed erbe che restituiscono vigore ai denti deboli

Se soffri di alitosi, sensibilità ai cibi caldi o freddi e continua formazione di carie, hai sicuramente i denti deboli. Tali sintomi sono la parafrasi di una serie di problematiche a carico di denti e parodonto, instauratesi nel corso degli anni. Anche se i danni potrebbero essere estesi e causarti imbarazzo, non temere, esistono numerosi rimedi naturali che fanno al caso tuo. Dopo aver eseguito la pulizia con dentifricio e spazzolino, puoi procedere con dei risciacqui a base di infuso di timo o di foglie di avocado.

Questi espedienti green possono migliorare la salute globale della bocca ma non sostituiscono la visita odontoiatrica. Denti sani, belli e resistenti si conquistano poi con il consumo regolare di tutti quegli alimenti che contengono elevate dosi di calcio e fluoro. Tra questi i cereali, i legumi, lo yogurt, le carni, i pesci e le uova, ma anche tofu e miso, tipici della cucina asiatica e di quella vegetariana.

Dentifrici rimineralizzanti, collutori e spazzolini elettrici

In commercio esistono numerosi dentifrici rimineralizzanti studiati apposta per chi vuole rinforzare i denti. Sul ruolo protettivo del fluoro nei confronti della salute dentale non v’è molto da aggiungere, se non che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ne fa un elemento di efficace profilassi. Eppure, alcuni dei prodotti sopra citati sono caratterizzati dall’assenza di questo prezioso elemento. Quindi, qual è il prodotto più efficace? In linea teorica, tutti. Vi sono dentifrici che mirano a ridurre i danni da frizione, paste desensibilizzanti, formulazioni contenenti estratti fitoterapici e gel bifasici.

Alla stessa maniera si diversificano i collutori, che possono contenere sia forti che blandi antibatterici, destinati ad una rosa di problematiche differenti tra loro. Per ciò che concerne gli spazzolini, in assenza di specifico parere medico è bene orientarsi su quelli dalle setole ibride o medie. Gli ibridi, tra l’altro, contengono degli elementi massaggianti che coccolano le mucose mentre si esegue il lavaggio. Che siano elettrici o vecchio stile, vanno comunque orientati orizzontalmente e fatti oscillare verticalmente, per almeno due o tre minuti.

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