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Si tratta di un comportamento prevalentemente notturno di cui spesso neanche ci si accorge ma che può portare a rovinare i denti.

Che cos’è il bruxismo

Se anche tu digrigni i denti, devi sapere che si tratta solo di un sintomo e di conseguenza non basta andare dal dentista per risolverlo definitivamente, ma è necessario che sia affrontato attraverso la collaborazione di diversi professionisti. Si tratta quindi di un problema che richiede la multi-disciplinarietà. Dal punto di vista medico generalmente si parla di bruxismo, cioè l’abitudine di serrare i denti e in molti casi strofinarli tra loro. Si è già detto che si tratta di un comportamento inconsapevole, spesso ad accorgersene è il compagno che di notte avverte il rumore, e proprio per questo non basta mettere impegno nell’evitare questo comportamento per smettere. Le conseguenze dell’abitudine di digrignare i denti sono in realtà molte, infatti, se si ha la prevalente abitudine di serrare la dentatura si provocano micro-lesioni allo smalto che rendono i denti più fragili. Nel caso in cui i denti siano strofinati si ha una profonda usura dei denti, nel tempo inoltre si può notare un dolore alla muscolatura masticatoria che può portare anche cefalea, dolore alle spalle, vertigini, acufeni.

Perché digrigni i denti?

Per quanto riguarda le cause, il bruxismo è generato da diversi fattori. Tra le diverse teorie vi è quella della malocclusione dentale, cioè un cattivo allineamento dei denti che porta inconsapevolmente a digrignare i denti. Sono molti però gli studiosi che fanno prevalere il nesso eziologico tra bruxismo, stress e nervosismo che portano a serrare i denti durante il sonno e sfregarli. Ci sono anche teorie che propongono alterazioni del funzionamento delle ghiandole endocrine come cause del bruxismo.

Come si esegue la diagnosi

Spesso capire che c’è un problema di bruxismo è molto semplice, perché anche durante i normali controlli dal dentista è possibile che si accorga di un’anomala usura dei denti o dello smalto. In altri casi la diagnosi può essere più difficile o comunque si cerca una conferma. In questo caso è possibile sottoporre il paziente all’esame denominato polisonnografia. Si tratta di un esame eseguito durante il sonno e che mira a comprendere disturbi del sonno come apnee, russamento, oppure proprio il bruxismo. L’esame è del tutto indolore, infatti il paziente deve semplicemente dormire, durante lo stesso viene eseguito l’elettrocardiogramma, misurata la pressione arteriosa, si esegue l’elettroencefalogramma e sono rilevati altri parametri che possono portare a valutare la qualità del sonno. Registrando tutte le funzioni, sarà possibile rilevare anche la presenza di bruxismo in quanto saranno rilevate le contrazioni muscolari. L’abitudine di digrignare i denti o serrarli è solitamente correlata a situazioni di stress perché queste portano ad un eccesso di energia che determina agitazione. Oltre allo stress possono intervenire fattori psichiatrici come il Disturbo Ossessivo Compulsivo e le dipendenze. Ad esempio la dipendenza da nicotina può stimolare l’attività centrale dopaminergica.

Come affrontare il bruxismo

Naturalmente superare il bruxismo dal punto di vista causale può essere difficile e sicuramente richiede tempo, ciò può portare ad una degenerazione del problema. Per evitare ciò è necessario porvi rimedio ed ecco perché si parla di multi-fattorialità, infatti, è fondamentale l’intervento dell’odontoiatra che di sicuro non può risolvere i problemi legati a stress, ansia, dipendenze o problemi psichiatrici, ma può proporre apparecchi odontoiatrici specifici per chi ha l’abitudine di digrignare i denti. Deve essere a questo punto sottolineato che spesso a soffrire di questi problemi sono anche i bambini e anche in questo caso oltre a dover affrontare la problematica presente alla base, è necessario proteggere i denti.

Evitare di digrignare i denti con il bite

La soluzione solitamente proposta dai medici odontoiatri è il bite, o morso. Si tratta di una vera e propria mascherina che applicata sui denti prima di coricarsi evita che dall’abitudine di digrignare i denti o di serrarli possano esservi dei danni agli stessi. In commercio sono disponibili due tipologie. La prima sicuramente più economica, ma meno efficiente e soprattutto meno comoda è il bite preconfezionato. È scomodo perché ogni persona ha denti diversi, un cavo orale differente, di diversa dimensione, posizione, ogni arcata dentale è infatti differente dall’altra e proprio per questo sempre più spesso le impronte dentali sono utili all’identificazione delle persone. Risulta quindi evidente che usare un bite universale è scomodo perché può essere troppo piccolo, grande, può stringere su alcuni punti dell’arcata e quindi di notte si può anche spostare e perdere. Solitamente questo modello viene consigliato per chi ha bisogno di usare il bite solo per brevi periodi, ma è difficile stabilire se basterà un breve periodo per risolvere il problema del bruxismo. Deve a questo punto essere sottolineato che è un errore molto comune confondere il bite per il bruxismo con i paradenti utilizzati dagli sportivi. Questi ultimi, infatti, vanno indossati solo durante gli incontri e quindi per poco tempo. La seconda soluzione è il bite individuale e quindi creato su misura per la persona che deve indossarlo. Questo va a coprire come una vera e propria mascherina i denti, è particolarmente confortevole e non c’è il rischio che durante la notte si sposti.
Tra i vari modelli disponibili vi è il bite auto-modellante, questo ha l’obiettivo di portare un vero e proprio rilassamento muscolare, alleviando la tensione. Di conseguenza non si tratta solo di proteggere i denti, ma rilassare la muscolatura e quindi evitare l’insorgere di tutti quei disturbi prima visti, come la cefalea e i dolori articolari.

Come è fatto il bite

L’apparecchio per il bruxismo è realizzato in materiale resinoso o in silicone ed è insapore e inodore, in questo modo chi lo indossa non ha disturbi o fastidi. Ovviamente i primi tempi sarà necessario abituarsi, l’apparecchio non deve essere usato durante la masticazione ed è facile da lavare. Il bite può essere indossato di notte, ma anche in tutte quelle occasioni che portano a digrignare i denti, a volte infatti si può assumere questo comportamento anche alla guida.

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