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L’infiammazione gengivale è un disturbo piuttosto diffuso e fastidioso: ne soffre circa il 50% della popolazione adulta.

Le sue principali manifestazioni sono sanguinamento, gonfiore e arrossamento. Niente panico, è una problematica curabile ma, se viene trascurata, può avere conseguenze sulla salute dei denti, indebolendoli al punto di farli cadere.

Cosa fare in caso di infiammazione alle gengive? Continua a leggere per scoprirlo!

Gengive infiammate: come accorgersene

  • gengive gonfie;
  • dolore;
  • arrossamento;
  • alito cattivo;
  • sanguinamento gengivale;
  • sensibilità al caldo e al freddo;

Sono i sintomi più comuni dell’infiammazione alle gengive.

Solitamente ci si accorge che le gengive non sono in salute durante lo spazzolamento, momento in cui queste subiscono una pressione. Vedere del sangue sullo spazzolino è sintomo che qualcosa non va. È necessario quindi correre ai ripari per evitare l’insorgenza di patologie più gravi.

Se non curate, infatti, le gengive infiammate possono provocare:

  • parodontite o piorrea;
  • recessione gengivale;
  • mobilità dentale con conseguente caduta dei denti.

Gengive infiammate: perché?

La gengivite è causata da un accumulo di batteri nel cavo orale che si depositano tra i denti e le gengive, formando una pellicola sottile che favorisce la creazione della placca. La placca non rimossa, con il tempo, si calcifica diventando tartaro, il quale aggredisce la base dei denti irritando sempre di più la gengiva.

Una delle cause principali è quindi la scarsa igiene orale quotidiana, usando spazzolino e filo interdentale; professionale, effettuata con sedute periodiche dal dentista.

Altri fattori che contribuiscono ad aumentare l’infiammazione sono attribuibili a:

  • malposizionamento dei denti, che rende più difficile passare lo spazzolino;
  • il fumo, a causa delle sostanze nocive all’interno della sigaretta;
  • diabete e malattie cardiovascolari;
  • variazioni ormonali (gravidanza e pubertà);
  • utilizzo troppo energico di spazzolino e filo interdentale;
  • farmaci, che aumentano il volume gengivale;
  • malattie immunitarie;
  • infezioni del cavo orale.

Gengive infiammate: cosa fare?

Il rimedio alla gengivite è molto semplice: sarà sufficiente prendersi cura della propria igiene orale e recarsi periodicamente dal dentista per visite di controllo e pulizia.

Armiamoci quindi di spazzolino e dentifricio: i principali strumenti di prevenzione dentale.

È fondamentale adottare la corretta tecnica di spazzolamento per rimuovere tutti residui di cibo, muovendo lo spazzolino dalla gengiva alla fine del dente, e utilizzare il filo interdentale per un’igiene ancora più profonda.

Non dimentichiamoci di fare sciacqui almeno una volta al giorno con un collutorio antinfiammatorio o antibatterico e, infine, evitiamo tutte le cattive abitudini che favoriscono l’infiammazione: fumare, bere alcolici e mangiarsi le unghie.

È possibile prevenire la gengivite?

La prevenzione è sempre la cura migliore. Oltre a seguire tutti i comportamenti descritti precedentemente è consigliabile adottare uno stile di vita che contribuisca alla salute dell’intero cavo orale e di conseguenza anche delle gengive.

Preferite una dieta leggera, limitando il consumo di bevande gassate, zuccherate e alimenti fritti o grassi.

In conclusione, dedicate attenzione alla pulizia dentale quotidiana è tanto importante quanto non dimenticare l’appuntamento periodico dal dentista.

Vi ricordiamo che è necessario svolgere un’igiene professionale almeno due volte l’anno per rimuovere a fondo placca e tartaro. Solo così sarà possibile mantenere la bocca in salute.

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