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Il tuo bambino è irrequieto? Mette in bocca tutto ciò che trova in giro per la casa? Le sue gengive sono rosse e infiammate? Forse ci siamo: stanno per spuntare i primi dentini. I denti da latte o decidui si formano più correttamente nel corso della gestazione, ma l’eruzione vera e propria avviene a partire dai 6 mesi e segue, nella maggior parte dei casi, la regola del sei: un dente ogni semestre.

Questi elementi, pur essendo temporanei, non devono essere trascurati per alcun motivo perché sono determinanti per lo sviluppo della bocca e della funzione masticatoria; sono altresì fondamentali per la crescita della mandibola e della mascella e per la corretta articolazione del linguaggio.

Vediamo, quindi, nel dettaglio quali sono i denti da latte, quando spuntano e qual’è la sintomatologia correlata a tale evento in modo tale che tu possa dare sollievo al bambino. Chiudiamo, infine, l’ampia pagina soffermandoci sulle carie dei denti decidui e sull’igiene orale.

Quali sono i denti da latte e quando spuntano

denti primari, decidui o temporanei, meglio noti come denti da latte, compaiono generalmente quando il bambino ha un’età compresa tra 6 mesi e 3 anni e la loro eruzione segue uno schema ben preciso.

  • Incisivi centrali inferiori (denti medio-inferiori): compaiono tra 6 e i 10 mesi di età.
  • Incisivi centrali superiori: si presentano tra gli 8 e i 10 mesi (in alcuni casi l’eruzione si verifica a 12 mesi).
  • Incisivi laterali superiori: compaiono quando il bambino ha circa 9-13 mesi; si trovano rispettivamente a sinistra e a destra degli incisivi centrali.
  • Incisivi laterali inferiori: fuoriescono tra i 10 e 16 mesi d’età.
  • Molari superiori: l’eruzione si verifica tra i 13 e i 19 mesi; questi elementi sono molto ampi e sono localizzati nella parte posteriore della bocca.
  • Molari inferiori: si presentano tra i 14 e i 18 mesi d’età.
  • Canini superiori: compaiono tra i 16 e i 22 mesi d’età.
  • Canini inferiori: l’eruzione avviene tra i 17 e i 23 mesi d’età.
  • Secondi molari inferiori: fuoriescono tra i 23 e i 31 mesi d’età.
  • Secondi molari superiori: compaiono tra i 22 e i 33 mesi d’età.

L’ordine di comparsa dei 20 denti da latte ricalca generalmente anche quello di caduta: gli incisivi centrali inferiori sono, perciò, i primi a cadere e questo avviene quando il bambino ha circa 5/6 anni. Il fenomeno non può però avere una datazione certa; alcuni soggetti perdono, difatti, i denti non prima dei 7 anni. Vale comuque l’asserzione secondo la quale un’eruzione precoce è seguita da una caduta anticipata.

La sintomatologia correlata alla comparsa dei denti da latte

Non è difficile accorgersi della comparsa dei primi dentini; i bambini in questa fase portano alla bocca qualsiasi oggetto tengono tra le mani e tendono a morderlo. Possono, altresì, manifestarsi infiammazione e gonfiore a carico delle gengive, importante salivazione, irritabilità, alterazione della temperatura corporea, dissenteria e scarso riposo notturno. Talvolta sulle gengive si formano le cosiddette cisti da eruzione; queste formazioni temporanee di colore bluastro regrediscono spontaneamente nel momento in cui il dente fuoriesce.

Per dare sollievo al bambino, puoi acquistare dei prodotti specifici in tutte le farmacie e/o nei negozi dedicati. Ci sono giocattoli morbidi con una superficie appositamente studiata per ridurre la dolorabilità delle gengive; altri contengono, invece, una sostanza refrigerante che anestetizza la bocca (ricorda di raffreddarli in frigorifero e non nel congelatore).

Nei casi più gravi puoi comunque consultare il tuo pediatra di fiducia che può prescrivere, in caso di necessità, la somministrazione di farmaci dedicati.

Denti da latte cariati: cause e fattori di rischio

I denti da latte, proprio come quelli definitivi, possono cariarsi; questa condizione non deve essere trascurata. L’elemento colpito deve essere trattato in modo adeguato (otturazione) al fine di scongiurarne la caduta che può causare, a sua volta, futuri problemi di allineamento.

Le carie generalmente si formano a causa degli acidi che, dopo essere stati rilasciati dai batteri, si accumulano sulla superficie dei singoli elementi.

L’acido aggredisce e distrugge lo smalto per muoversi poi verso i tessuti interni più sensibili. Nei bambini lo smalto è più poroso e sottile e questi fattori favoriscono la formazione delle carie e il loro più rapido avanzamento. In virtù di quanto detto, ti suggeriamo di portare tuo figlio dal dentista per una prima visita di controllo al compimento del primo anno di età e pianificare, successivamnte, controlli semestrali.

Questi appuntamenti hanno, inoltre, una duplice finalità: consentono di monitorare la salute del cavo orale del piccolo paziente e, nello stesso tempo, permettono al bambino di entrare in sintonia con lo specialista e l’ambiente circostante in modo tale da agevolare i futuri interventi.

Vi sono comunque diversi fattori di rischio che predispongono un infante allo sviluppo di carie.

Carenza di fluoro: in taluni casi il pediatra può prescrivere una terapia farmacologica per integrare l’apporto di fluoro (quello derivante dalla dieta è spesso scarso). Non intraprendere trattamenti fai da te perché un sovradosaggio potrebbe causare la cosiddetta fluorosi.

Carie da biberon: diversi studi hanno dimostrato che i neonati a cui viene dato sistematicamente il succhiotto intriso di zucchero o miele hanno maggiori probabilità di sviluppare carie. Il bambino, dopo la comparsa dei denti da latte, continua a richiedere il ciuccio e i batteri che si trovano nel cavo orale vengono così alimentati dagli zuccheri, creando delle vere e proprie colonie.

Come curare i denti da latte

I denti decidui devono essere trattati esattamente come quelli permanenti; il trattamento, in caso di carie, deve essere tempestivo al fine di scongiurare una precoce caduta dell’elemento che può dare orgine a denti storti e problemi di malocclusione dentale.

L’igiene dentale alla luce di quanto detto assume, come ben comprenderai, un ruolo fondamentale e per questo motivo devi iniziare quanto prima a prenderti cura della bocca di tuo figlio.

La prima cosa che puoi fare è igienizzare a fondo le sue gengive, dopo l’allattamento, quando è ancora neonato: usa, quindi, una garza sterile per rimuovere eventuali batteri.

I denti da latte devono, invece, essere spazzolati delicatamente non appena compaiono; per fare ciò ti occorrono un dentifricio al fluoro e uno spazzolino con una testina molto ampia, setole morbide e impugnatura ergonomica. Questi presidi, appositamente studiati per i bambini, ti permettono di massaggiare molto delicatamente le gengive.

Ricorda, inoltre, che uno dei punti più delicati da trattare è quello dove hanno sede i molari decidui perché è in questa zona della bocca che vi sono maggiori probabilità di sviluppare carie.

Il bambino, al compimento del terzo anno, deve iniziare a prendersi cura dei propri denti in prima persona, ma ciò deve avvenire sempre sotto la tua guida. Disponi una piccola quantità di dentifricio al fluoro sullo spazzolino e assicurati che il piccolo spazzoli i denti, mattina e sera, per almeno due minuti; al termine delle operazioni accertati che sputi il dentifricio.

Acquista, inoltre, una confezione di filo interdentale; questo prodotto si rivela molto utile non appena gli elementi contigui iniziano a toccarsi.

La fase più delicata rimane però quella pre-adolescenziale quando i denti da latte iniziano a cadere per far posto a quelli definitivi.

Molto spesso i ragazzini si dimenticano di lavarsi i denti e danno poca importanza a questo gesto così semplice, ma nello stesso tempo fondamentale. Esiste però uno stratagemma su cui puoi provare a fare leva: ricorda, infatti, a tuo figlio che denti bianchi e sani sono essenziali per dare, a chi lo circonda, una bella immagine di sé e sono inoltre sinonimo di salute. Se desideri rendere l’igiene dentale una prassi più divertente, puoi acquistare un spazzolino elettrico. Questi strumenti vantano un’eccellente azione pulente e nello stesso tempo i movimenti più delicati della testina non arrecano danni alla dentatura.

L’offerta è davvero molto ampia, ma i fattori meritevoli di attenzione sono essenzialmente due: dimensione e consistenza delle setole.

La prima deve essere contenuta perché deve adattarsi al cavo orale del bambino, mentre le setole devono essere molto morbide al fine di scongiurare possibili danni a carico dei tessuti.

Lo spazzolamento deve essere eseguito almeno due volte al giorno e avere una durata di circa due minuti. Un altro strumento molto utile è il filo interdentale che consente di rimuovere i residui di cibo tra due elementi contigui.

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