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La dentizione è un processo fisiologico consistente nello sviluppo dei denti all’interno degli alveoli dentali; esistono due tipi di dentizione: decidua (o primaria) e permanente (o secondaria).

Che cosa sono i denti da latte

I denti da latte, conosciuti anche col nome di denti primari o temporanei, sono strutture ossee decidue che si sviluppano nelle prime fasi di vita; la loro eruzione avviene intorno al sesto mese, mentre soltanto entro i due anni d’età si completa la loro comparsa.

La dentatura temporanea completa consiste in venti denti da latte, dieci per l’arcata superiore e dieci per quella inferiore.

Dopo i sei anni, questi dentini incominciano a cadere spontaneamente per lasciare il posto ai denti definitivi o permanenti, il cui processo di crescita si completa in un lungo periodo, solitamente dai sei ai tredici anni di vita.

Dal quattordicesimo anno in poi, la dentatura definitiva viene completata e comprende trentadue denti che sono: quattro incisivi, due canini, quattro pre-molari e sei molari per ognuna delle due arcate dentali.

Per quanto riguarda invece i venti denti da latte, ogni semi arcata comprende cinque dentini, che sono:

  • due incisivi, uno centrale ed uno laterale;
  • un canino;
  • due molari, primo e secondo molare.

Eruzione dei denti da latte

L’eruzione dei denti da latte è di solito accompagnata da fenomeni di arrossamento e gonfiore gengivale, da abbondante salivazione e spesso da dolore, la cui intensità è molto variabile.

Non è infrequente che il bambino sia affetto da accessi febbrili e da episodi diarroici, caratterizzati da feci molto liquide, acide e maleodoranti, che spesso causano irritazioni cutanee estremamente fastidiose.

Il piccolo diventa inappetente, presenta episodi d’insonnia e mostra il desiderio di mordere qualunque cosa, dato che le gengive si infiammano diventando calde e dolenti.

I sintomi più caratteristici sono:

  • tensione della mucosa gengivale, stirata dalla presenza dei denti che stanno erompendo dai loro alveoli;
  • edema gengivale, che dipende da un accumulo di liquidi essudativi all’interno delle gengive, come conseguenza dell’infiammazione diffusa;
  • scialorrea (salivazione abbondante) conseguente alla stimolazione delle ghiandole salivari adiacenti alle gengive.

Tutti questi disturbi non dipendono direttamente dal processo di dentizione, ma dal fatto che le difese immunitarie del bambino sono poco efficienti dal momento in cui termina l’allattamento al seno e la madre non è più in grado di passare gli anticorpi al figlio.

Per alleviare la sintomatologia dolorosa è utile massaggiare le parti infiammate con una garza imbevuta di acqua fredda per provocare una vasocostrizione periferica del tessuto gengivale.

Esistono dispositivi specifici per la dentizione , formati da anelli in morbida gomma, spesso contenenti un liquido refrigerante, che a contatto con le gengive infiammate, attenua il dolore.

Anche semplici massaggi con gel antinfiammatori, preferibilmente freddi (si possono mettere in frigorifero i tubetti contenenti il farmaco) oppure con paste gengivali si rivelano rimedi molto efficaci.

Tra i rimedi naturali, malva calendula e camomilla insieme a acido ialuronico, vengono impiegati frequentemente per alleviare il bruciore.

Un segnale inequivocabile di disturbi provocati dalla dentizione è rappresentato dal pianto: il bambino si mostra molto agitato, si lamenta e piange spesso, senza alcuna giustificazione apparente.
In questo caso è sempre necessario ricorrere ai rimedi sopra elencati.

Quando spuntano i denti da latte

Tra il quarto ed il sesto mese di vita compaiono gli incisivi inferiori centrali che, tra il sesto ed il decimo mese, vengono seguiti dagli incisivi superiori centrali.

Entro i primi dodici mesi si ha l’eruzione degli incisivi inferiori laterali; a questa età sono quindi presenti otto dentini: quattro nell’arcata superiore ed altri quattro in quella inferiore.

Nei mesi successivi fanno la loro comparsa i quattro molari che, essendo denti di dimensioni maggiori rispetto agli incisivi ed ai canini, possono creare maggiori fastidi al bambino.

I primi molari sono separati dagli incisivi laterali dell’arcata inferiore mediante uno spazio che, entro il secondo anno, viene occupato dai canini.

Prima che il bambino compia i tre anni (precisamente entro il trentesimo mese) erompono gli ultimi quattro molari, che completano la dentatura decidua formata da venti denti temporanei.

Intorno al sesto anno, si assiste alla caduta dei primi denti da latte che devono lasciare spazio a quelli definitivi.

Ritardi nella eruzione dei denti da latte

Ogni singolo bambino presenta un ritmo personale di eruzione dentale che, in alcuni casi, può essere anche molto tardiva; non esistono regole generali che definiscano tempistiche comuni per questo processo.
I ritardi nella dentizione sono di solito provocati da fattori genetici ed hanno una matrice ereditaria; infatti i figli di persone i cui denti sono cresciuti tardi, mostrano loro stessi dei ritardi nell’eruzione dentale.

Carie dei denti da latte

Contrariamente a quanto si pensa, i denti da latte possono cariarsi come quelli definitivi e pertanto richiedono una scrupolosa igiene.
I dentini andrebbero sempre puliti dopo i pasti, sia solidi che liquidi, in quanto i residui alimentari possono attaccarsi allo smalto, insinuandosi sotto al colletto gengivale e contribuendo a formare la placca batterica.
Inoltre il tessuto osseo che li costituisce è molto più fragile di quello dei denti definitivi e quindi più vulnerabile nei confronti degli agenti esterni.
Se colpiti da carie, i denti da latte tendono a cedere prima , quando i denti definitivi non sono ancora pronti per erompere; di conseguenza si possono instaurare problemi di allineamento e di mal occlusione successiva.

Igiene orale dei denti da latte

Sono molto frequenti le carie da biberon consistenti in processi a carico dei primi dentini e provocati dal ristagno del latte a contatto con lo smalto dentale.

I lattanti non sono in grado di effettuare una corretta igiene orale e pertanto è necessario che siano i genitori ad occuparsene.

Nei primi mesi di vita è consigliabile pulire i dentini dopo ogni poppata, servendosi di una garza sterile imbevuta di acqua bollita oppure di soluzione fisiologica.

Verso i dodici mesi è possibile incominciare ad usare uno spazzolino a testina piccola, con setole ultra-morbide inumidite con acqua.

Piccole quantità di dentifricio per l’infanzia possono venire utilizzate a partire dai due anni, quando il bambino è diventato capace di sputare dopo aver lavato i denti.

Lo spazzolino dev’essere cambiato ogni due-tre mesi in quanto le setole tendono a deteriorarsi rapidamente.

Per assicurare il benessere fisiologico dei denti è consigliabile sottoporre il bambino ad una visita odontoiatrica dopo che ha ultimato la prima dentizione.

Infatti, nonostante i denti da latte siano destinati a cadere, la loro salute si rivela fondamentale per la futura dentatura definitiva.

Se il dentista, insieme al pediatra, lo ritengono opportuno, si può integrare l’alimentazione con una supplementazione di fluoro, per rendere più resistente il tessuto osseo che costituisce i denti da latte, rendendoli così meno suscettibili ai processi cariogeni.

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