Tac Cone Beam

Dental Bio | Tecnologie

La chirurgia dentale si esegue nel momento in cui è necessaria l’estrazione di un dente, come ad esempio i denti del giudizio, ma anche per altre tipologie di trattamento come le asportazioni di cisti e tumori del cavo orale, rialzi di seno mascellare, innesti di osso e rigenerazione ossea attraverso l’utilizzo di membrane e biomateriali.

Per quanto riguarda l’estrazione del dente del giudizio, ciò che preoccupa la maggior parte dei pazienti non è tanto l’estrazione del dente stesso, ma il periodo successivo all’intervento.

Per prevenire complicanze post intervento, il paziente dovrà tenere un comportamento corretto, seguendo le indicazioni del medico. Soltanto mettendo in pratica i consigli del dentista, si velocizzano i tempi di guarigione e soprattutto e si riduce al minimo il dolore.

La chirurgia orale risulta fondamentale anche per l’inserimento di impianti dentali. In questi tipi di trattamento, è importante valutare le condizioni e le caratteristiche dell’osso alveolare, per verificare che siano idonee all’effettuazione dell’intervento stesso, in modo da evitare riduzioni di volume che vengono chiamate atrofie ossee. Tali atrofie sono causate dalla pregressa perdita dei denti o dagli effetti di una parodontite.
In questi casi, per poter inserire uno o più impianti dentali, risulta fondamentale aumentare prima il volume dell’osso alveolare.

Per molti anni, gli unici esami a disposizione degli odontoiatri sono stati le radiografie endorali e le ortopantomografie, esami che forniscono informazioni importanti, ma che non rispondono alle moderne esigenze della chirurgia implantare e alla valutazione delle situazioni cliniche complesse.

L’avvento della Tomografia Computerizzata ha segnato un fondamentale passo avanti nell’indagine diagnostica dei siti ossei, permettendo la precisa programmazione del tipo di intervento e quindi un programmazione terapeutica più accurata.

Per l’esecuzione dell’esame il paziente viene posizionato dall’operatore all’interno del volume di ricostruzione della macchina, con l’ausilio di sistemi di puntamento ottico.

La dose di radiazioni cui il paziente viene esposto è inferiori da 5 a 20 volte rispetto a quella impiegata durante una TC tradizionale.

L’utilizzo della tecnica Cone Beam, oltre agli specifici vantaggi intrinseci in termini di efficacia dell’immagine raccolta, consente di limitare molto l’esposizione del paziente alle radiazioni e che il tempo ridotto per l’esecuzione e la struttura “aperta” dell’apparecchiatura si traducono in un comfort migliore per i pazienti ansiosi o claustrofobici.

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