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Denti sensibili: che fastidio!

Se soffri di sensibilità ai denti sai bene di cosa parlo: uno spazzolamento un po’ più intenso, una bevanda un po’ più fredda o calda ma anche banalmente del cibo troppo acido o dolce possono fare insorgere un dolore acuto, immediato ed intenso. Non è semplice gestire questo tipo di ipersensibilità e la prevenzione resta il metodo migliore.

Indagare le cause

Spesso all’origine del disturbo ci sono cause patologiche come una carie o un trauma (o microtrauma) che ha causato un’incrinatura del dente oppure cause non patologiche (iatrogene) legate la retrazione gengivale (a causa di interventi di chirurgia parodontale o ancora per infiammazione gengivale).

Fra le cause patologiche un’attenzione particolare va dedicata alle malattie parodontali che causano l’erosione dello smalto fino a scoprire il colletto dentale (la zona fra corona e radice naturalmente protetta dalla gengiva).

In questo caso la dentina non più protetta è sensibile agli stimoli dolorosi per via della sua struttura porosa e tenera e la trasmissione dello stimolo doloroso ai nervi pulpari.

Una causa patologica a volte sottovalutata è legata al reflusso gastrico, gli acidi dello stomaco possono alterare la salute della tua bocca e peggiorare notevolmente la tua sensibilità ai denti.

Scoprire la causa è un buon punto di partenza per affrontare il problema nel modo più indicato.

Una visita dal tuo dentista di fiducia è indispensabile e in alcuni casi potrebbe essere accompagnata dalla richiesta di una panoramica dentale, una semplice radiografia eseguibile sia presso centri privati che pubblici.

E se la causa fosse “esterna”?

Presta sempre attenzione alla tua igiene orale, scegli un dentifricio che non contenga sostanze abrasive e uno spazzolino dalle setole morbide e della giusta misura per la tua bocca, puoi chiedere consiglio al farmacista per scegliere un modello che non ti causi sanguinamento o comunque dolore.

Quanto ti spazzoli i denti ricorda che un’azione abrasiva peggiorerà il dolore rovinando lo smalto e scoprendo porzioni della gengiva, sii sempre delicato e non trascurare mai l’igiene orale.

Chiedi al tuo dentista di mostrarti l’uso corretto del filo interdentale e degli scovolini per non danneggiare ulteriormente la tua gengiva e valuta con lui l’uso di un collutorio non alcolico o a base di clorexidina.

Scegli con cura il cibo evitando le bibite zuccherine e gli alimenti industriali acidi o eccessivamente zuccherati come i succhi di frutta: queste sostanze causano erosione dello smalto ed espongono la dentina.

Il bruxismo: è il digrignamento dei denti causato da una contrazione muscolare della mandibola durante le ore notturne, viene definito parafunzione e corrisponde ad un’usura progressiva dello smalto che causa a sua volta un’esposizione del tessuto dentinale.

Lo sfregamento costante e ripetuto a lungo andare danneggia lo smalto ed acuisce i dolori legati alla sensibilità dentale.

Il rimedio più efficace è l’uso del bite (letteralmente “morso”).

Il bite è una mascherina auto-modellante da appoggiare sulle arcate dentarie prima di dormire, una protezione efficace e meccanica dello smalto.

Cosa puoi fare per ridurre il dolore causato dai tuoi denti sensibili?

Dentifrici e collutori adeguati possono alleviare i sintomi in modo blando ma se si aggiunge un trattamento al fluoro gli esiti possono essere più veloci e sicuramente duraturi.

Il tuo dentista può applicarti una maschera di fluoro con delle mascherine usa & getta: è un trattamento indolore, dura circa mezz’ora e si ripete in media ogni tre o sei mesi (in base alla gravita della situazione).
Il fluoro vanta un’azione mineralizzante della superficie dello smalto dei denti giovani, favorendo quindi l’indurimento degli stessi, e di rimineralizzazione negli adulti. La sua applicazione forma una sorta di pellicola protettiva che al vantaggio della desensibilizzazione unisce un potere antiplacca.
Esistono trattamenti simili in vendita al banco farmaceutico ma hanno una quantità di fluoro nettamente inferiore.
Ti consiglio di rivolgerti sempre ad un professionista per una corretta valutazione del tuo caso.

Esiste una fascia d’età più a rischio? Quali sono gli stimoli principali?

Le statistiche indicano la fascia d’età compresa fra i 20 e i 40 anni come la più colpita da sensibilità ai denti, in modo particolare le donne.

  • 81% soffre di ipersensibilità che avverte quando assume cibo o bevande fredde.
  • 25% soffre di ipersensibilità che avverte quando assume cibo o bevande calde.
  • 41% soffre di fitte quando inspira aria fredda.
  • 21% soffre di fitte quando mangia alimenti dolci.

Cerca di prestare attenzione agli eventi che ti provocano dolore così da poterli riferire al tuo dentista che saprà affrontare il problema in modo mirato perché riuscirà tramite la tua analisi degli eventi a creare un’anamnesi della situazione propedeutica ad escludere o confermare patologie parodontali e attraverso un’opportuna diagnosi trovare la strategia su misura per te con efficacia a breve e lungo termine.

Terapie professionali mirate

Il tuo dentista potrebbe proporti delle terapie specifiche che impiegano dei principi attivi utili a contrastare l’insorgenza dell’ipersensibilità con il sigillo dei tubuli dentinali (di conseguenza gli impulsi ai nervi pulpari non saranno più trasmessi).

Fra questi trattamenti ci sono:

  • i gel a base di floruro di sodio o di nitrato di potassio (che si applicano in modo simile alle maschere di fluoro);
  • il fosfato di calcio e idrossido di calcio;
  • l’applicazione di resine quando l’ipersensibilità è localizzata;
  • l’idrossinanoapatite come rimineralizzante che inverte il processo di erosione;
  • la terapia con laser (conosciuta come Neodimio:Yap o Nd:Yag) che lavora direttamente sulla gengiva senza bisogno di anestetico locale favorendo la ricostruzione dei tessuti e riducendo la mobilità dentale.

Le terapie laser sono dedicate soprattutto ai pazienti che soffrono di piorrea e stati avanzati di infiammazione gengivale.

Cosa puoi fare nel quotidiano?

Riassumendo:

  • Scegli uno spazzolino dalle setole morbide e dalla corretta dimensione;
  • Spazzola i tuoi denti sensibili in modo corretto, efficace ma sempre delicato;
  • Scegli un dentifricio adatto ai denti sensibili;
  • Scegli un collutorio non alcolico (se è il caso a base di clorexidina);
  • Evita cibi e bevande troppo caldi;
  • Evita cibi e bevante troppo freddi;
  • Evita cibi che contengono troppi zuccheri;
  • Intervieni in caso di bruxismo o reflusso gastro esofageo;
  • Cura l’igiene orale quotidiana ed effettua regolari controlli dal tuo dentista;
  • Evita cibi alcalini come: carni grasse, pesce, salumi, uova, latticini, caffé, cioccolata, té, cacao, alcolici, aceto, fritti, birra, legumi secchi;
  • Evita durante il pasto di associare il consumo di frutta (soprattutto se acida) ai carboidrati.

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